Adolescenti che decidono di uccidersi al termine di un gioco su internet, che porta alla morte dopo 50 prove di autolesionismo. Il fenomeno è stato raccontato da un servizio delle Iene, ma la notizia - di un anno fa - riguarda sette che si alimentano in Rete con gruppi di discussione su temi tabù
Cecilia Tosi
Gli adolescenti ritirati usano internet, social e videogiochi per restare in contatto con il mondo. Al convegno #supereoifragili si parla di come sfruttare la tecnologia per tirarli fuori dal loro isolamento. La cooperativa Nostos lo fa con servizi domiciliari e laboratori che sfruttano il videogioco per costruire una relazione
Il 31 marzo è arrivata su Netflix una nuova serie tv, dal titolo 13. È una storia di bullismo e di violenza, che ci fa entrare nel mondo di un gruppo di teen ager. Episodio dopo episodio, la storia di Hanna svela un contesto umano dove manca il gruppo, la reciprocità e l’esperienza dell’Altro
Al convegno Tra le maglie della Rete si è parlato del rapporto tra ragazzi e le loro "appendici": telefoni, computer, console dei videogame. Le chat e i giochi non sono un muro che esclude il resto del mondo, sono anche il mezzo per entrare in contatto con loro
«Per superare l’infanzia tutti passano attraverso un percorso di radicalizzazione. È quando trovano ostacoli che rischiano di deviare verso forme si estremismo come il jihadismo». L’intervento dello psicoanalista Gutton ha aperto il seminario del 4 marzo presso la Direzione formazione del Dap. A chiudere la giornata, l’intervento del magistrato Francesco Cascini sul tema del […]
- Il 15 marzo è la giornata mondiale dedicata alla lotta ai disturbi alimentari, anche detta “Giornata del fiocchetto lilla”. Le statistiche riportate da tutti i giornali parlano di 3 milioni di giovani in Italia che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, di cui il 95,9% sono donne e il 4,1% uomini.
Aumentano i genitori che tengono i figli in casa, sostituendosi a maestri e professori. Una reazione di rifiuto nei confronti di scuole obsolete e burocratizzate. Ma nessuna attività domestica potrà rimpiazzare la socializzazione dell’esperienza formativa, necessaria per avviare un percorso di crescita e separazione dalla famiglia. L’opinione del professor Nicola […]
Chi fa l’insegnante lo sa: ormai non passa anno scolastico senza che un ragazzo o una ragazza venga attaccato tramite whatsapp o social network. Si chiama cyberbullismo e sarà il tema al centro di un seminario proposto da A.N.C.E.I. (Associazione nazionale cultura educazione internazionale) e tenuto dal professore ed ex preside […]